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In termini di effetti finali, per la bolletta elettrica la spesa per la famiglia-tipo nel periodo compreso tra il 1° aprile 2021 e il 31 marzo 2022 sarà di circa 823-euro, con una variazione del +68% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1° aprile 2020 – 31 marzo 2021), corrispondente a un incremento di circa 334 euro/anno.
Nello stesso periodo, la spesa della famiglia tipo per la bolletta gas sarà di circa 1560-euro, con una variazione del +64% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente, corrispondente ad un incremento di circa 610 euro/anno.
Gli aumenti delle bollette riflettono il trend di forte crescita delle quotazioni internazionali delle materie prime energetiche e del prezzo della CO2.
In particolare, il prezzo spot del gas naturale al TTF (il mercato di riferimento europeo per il gas naturale) è aumentato, da gennaio a dicembre di quest’anno, di quasi il 500% (da 21 a 120 €/MWh nei valori medi mensili); nello stesso periodo, il prezzo della CO2 è più che raddoppiato (da 33 a 79 €/tCO2).
Anche la domanda di gas naturale per uso termoelettrico è stata particolarmente vivace in alcuni paesi europei, sia per far fronte alla ridotta produzione delle fonti rinnovabili sia per compensare la minore disponibilità di capacità nucleare.
L’offerta di gas naturale stenta a tenere il passo della domanda.
Il direttore Italia di Enel, Nicola Lanzetta, ha spiegato – in una conversazione con l’ANSA – che “oggi il sistema-Italia ha poco meno del 50% di energia prodotta da varie forme e 50% prodotta dal gas” per cui “all’aumentare del costo del gas aumenta il prezzo di produzione dell’energia elettrica”. Alla luce del fatto che l’Italia importa il 90% di gas, la soluzione al caro-bollette è “l’utilizzo di energie rinnovabili. Tanto più come Paese produciamo da fonti rinnovabili tanto più il prezzo si abbasserà”.
Il gas è comunque “importantissimo dal punto di vista della transizione energetica, per accompagnarla”. Il direttore Italia di Enel si è detto convinto che “tra una decina di anni possiamo, senza fare miracoli, raggiungere la produzione da rinnovabili del 70%, come Paese”. Il restante 30% di produzione di energia elettrica probabilmente arriverà “anche dal gas e dagli accumuli”, cioè le batterie, dove “la tecnologia sta facendo passi da gigante”, per rendere più programmabile la produzione da rinnovabili, quando “non c’è vento, perché è sera, perché è inverno”.